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Report I segreti delle piante selvatiche

Aggiornamento: 3 mar 2023



I SEGRETI DELLE PIANTE SELVATICHE

Escursione erboristica in natura


Una facile escursione nei dintorni del paese di Prataccio per imparare a riconoscere le piante selvatiche e le erbe spontanee più diffuse nella nostra montagna, accompagnati da una guida ambientale e da Cecilia Lattari, erborista ed autrice del libro “Erbette dell’Appennino” (editoriale Programma, 2019) e la “Il giardino della strega verde” (WhiteStar, collana Vivida, 2021).





Caratteristiche


Lunghezza: Km :2,6

Tipo di terreno: asfalto20%/sentiero80%

Difficoltà: Facile

Tempo: 2h

Altitudine minima: 848 slm

Altitudine massima: 991 slm

Tipologia: Escursione

Partenza: Prataccio

Arrivo: Prataccio

Mappa Interattiva


Altimetria


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giro erbe
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Il percorso


Partenza dalla Misericordia di Prataccio

L’escursione attraversa quattro piccole borgate (Prataccio, Cecafumo, Capanne di Sopra Capanne di Sotto) ed ambienti naturali di grande biodiversità: dalle pendici delle faggete dei Monti delle Lari, ai boschi mesofili di castagni e cerri, alle radure e ai campi aperti fino agli ambienti ripariali lungo il torrente Rio Buio.


Il percorso ha inizio dal parcheggio di fronte alla Misericordia di Prataccio, dove è possibile lasciare le auto. Da qui raggiungiamo il Parco della Faggeta dove, all’ombra di un vecchio castagneto, la guida presenta ai partecipanti il percorso ed il programma della giornata, con una introduzione agli aspetti storici e naturalistici del territorio. Ciascun partecipante riceve una busta di carta per la raccolta di campioni di erbe spontanee ed un piccolo erbario per la loro successiva conservazione e catalogazione, con indicazioni generali sulle modalità di conservazione dei campioni nonché di raccolta sul campo nel rispetto delle specie vegetali e della biodiversità presenti.




Per Vecchie mulattiere L’escursione prosegue imboccando una vecchia mulattiera in leggera salita che attraverso un bosco misto di faggi e castagni conduce alla piccola frazione di Cecafumo. Attraversiamo con attenzione la strada provinciale Marlianese-Mammianese SP 633 e proseguiamo in discesa lungo la strada asfaltata che conduce alla graziosa borgata di Capanne di Sopra, caratterizzata da antiche case in pietra con aie. Passando sotto l’arco di un grande casale, oltrepassata una piccola radura, proseguiamo lungo un sentiero nel bosco fino alla frazione di Capanne di Sotto tra orti, alberi da frutto e animali da cortile. Raggiungiamo la fonte con il vecchio lavatoio del paese, che per la sua atmosfera particolare richiede una sosta.


I vecchi mulini

Proseguiamo poi lungo una mulattiera nel bosco che diviene poi sentiero costeggiando il torrente Rio Buio. Attraversato un ponticino raggiungiamo il Mulino di Sopra e il Mulino di Sotto, i due mulini per cereali e castagne che fino agli anni ’50 del secolo scorso servivano gli abitati di Prataccio e delle Capanne. Il Mulino di Sopra si presenta discretamente conservato e si possono ancora ben osservare le strutture idrauliche delle gore e del bottaccio.

Il Mulino di Sotto è ormai allo stato di rudere ma sono ben visibili tre antiche macine. Dai mulini proseguendo per un breve tratto in salita raggiungiamo nuovamente Prataccio.






Le erbe

Percorrendo il percorso nel periodo estivo è ancora possibile osservare molte erbe spontanee, spesso con proprietà ed usi cosmetici o alimentari: la Bardana maggiore (Arctium Iappa), l’Iperico (Hypericum perforatum), l’Achillea (Achillea millefolium), la Carota selvatica (Daucus carota), la Menta sevatica (Mentha longifolia), la Salvia dei prati (Salvia pratensis), l’Equiseto (Equisetum), il Tasso barbasso (Verbascum thapsus), la Piantaggine maggiore (Palntago lanceolata). Si osservano inoltre fioriture di garofani selvatici e delle monete (o medaglioni) del Papa.





Galleria immagini














Evento realizzato nell'ambito del progetto "il tesoro della montagna"













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